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giovedì 30 settembre 2010

Difficoltà educative....




Scritto da Amministratore   
Giovedì 30 Settembre 2010 19:48
Comitato Regionale AGESCI
Diffusione dello scoutismo in Basilica
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TAVOLA ROTONDA sul tema:
Difficoltà educative....
Palazzo San Gervasio, 4 ottobre 2010 - ore 18,00
Biblioteca Comunale

Patrocino Amministrazione Comunale Palazzo San Gervasio - Settore Cultura


Saluti           Avv. Federico Pagano - Sindaco di Palazzo San Gervasio
                     Prof.ssa Eleonora Mattiacci - Presidente Biblioteca Comunale di Palazzo San Gervasio
                     Don Teodosio Muscio - Parroco SS. Crocifisso - Palazzo San Gervasio
Interventi   Prof.ssa Allamprese Lilia - Dirigente I.C. Forenza
                     Don Vito Giannini - Assistente Ecclesiastico Regionale AGESCI
                     Maddalena Ruggeri - Incaricata Regionale AGESCI E/G
Durante la Tavola Rotonda sarà presentato il libro
"COME... IN UN BATTITO D'ALI"
Momenti di difficoltà dello scoutismo cattolico delle origini
Sarà presente l'autore

Partecipano Autorità regionali e nazionali dell'AGESCI
Autorità locali e del mondo della scuola
La tua partecipazione è importante perchè l'incontro prevede una fase laboratoriale con la presenza della psicologa Dott.ssa Spennacchio Michela, già membro del Coonsiglio Nazionale AGESCI, dovve potrai dare il tuo prezioso contributo alla discussione.

"LA QUADRERIA": IL PITTORE E SCENOGRAFO AMEDEO BROGLI DEBUTTA NELLA NARRATIVA. L'INTERVISTA





Scritto da Giovanni Zambito
Giovedì 30 Settembre 2010 19:32

Amedeo Brogli, nato in Lucania nel 1948, vive e lavora a Roma nel mondo dell'arte e dello spettacolo; Pittore e scenografo, è stato anche collaboratore di Renato Guttuso nelle ultime grandi opere e adesso debutta nella narrativa con il racconto lungo "La Quadreria" (Edizioni DEd'A - Roma, pagg. 218, € 15,00): ambientato in un paese lucano, "La Quadreria" conduce il lettore nell'Ottocento italiano, di un sud Italia periferico e vivace, fatto di ricchi borghesi e poveri analfabeti, nel periodo storico che prepara e attraversa la storia dell'Unità d'Italia, fino ai sixties del secolo scorso, portandolo alla condivisione di una memoria collettiva. Uscirà ai primi di ottobre e in anteprima Fattitaliani ha intervistato l'autore Amedeo Brogli.


Dal pennello alla penna: un passaggio del tutto naturale e indolore?

Dipende! Si può anche "dipingere" con la penna e per un pittore è più naturale di quanto possa sembrare, tanto più se, come nel caso de "La Quadreria", si tratta di una avventurosa storia di quadri e di quadri di valore, valore artistico e valore affettivo: perché, infatti, quei quadri erano l'eredità che una famiglia illuminata aveva lasciato a tutti i cafoni del loro piccolo paese del sud, Palazzo S. Gervasio, il mio paese, cafoni che hanno lottato e pagato anche con la loro vita la ribellione allo scippo di quel valore culturale di cui potevano godere liberamente anche se non erano certo in grado di capirne i significati e il valore strettamente artistico.


In lei che effetto diverso sortisce la narrazione scritta da quella visiva?

La mia è una pittura figurativa, riproposta in chiave moderna e dai forti cromatismi. Nei miei dipinti, quindi, la "narrazione", la "descrizione" è un elemento base che dà vigore e forza all'opera che si sustanzia di simbologie e di rimandi colti; l'attenzione per il dettaglio, la cura della scelta coloristica spatolata, grattata o colata in ampie campiture sono fondamentali così come nello scritto. Diciamo che dipingo come se narrassi, e scrivo come se dipingessi e la cosa è del tutto naturale, l'effetto è sempre di forte emozione e piacere quasi fisico.

Il paese lucano in cui è ambientata la storia è Palazzo S. Gervasio?

Sì, è Palazzo San Gervasio, il mio piccolo e antico paese del profondo sud, amato tanto da dedicargli questo racconto lungo nato da una storia vera, che io mi sono semplicemente limitato a mettere in ordine e per iscritto, perché non andasse perduta la memoria di sogni, amori, odi, tradimenti, speranze che hanno segnato il profilo sociale di quella comunità.

Quale dei personaggi le assomiglia di più?

C'è da dire che questa storia è un viaggio attraverso centocinquanta anni e i personaggi si succedono come in una saga, anche se il mio scritto è agile, non lungo e di facile lettura; nell'ultimo capitolo, ambientato negli anni sessanta del '900, c'è un personaggio che non solo mi assomiglia ma che è il mio "avatar", Teofilo, trasposizione colta di Amedeo, che è il mio nome, ha un chiaro rimando autobiografico. Sono io che in età adolescenziale, con qualche amico sensibile e attento, scopro lo scempio che era stato perpetrato ai danni della nostra comunità tra l'indifferenza di tutti, politici compresi, e cominciai a fare ricerche e studi su quegli accadimenti.

Rispetto alla loro caratterizzazione, in che cosa oggi i lucani sono rimasti uguali e in che cosa sono cambiati?

Mi verrebbe da dire che nei lucani di oggi è rimasta intatta una certa semplicità e onestà di fondo assieme ad una remissività, che ritrovo più facilmente nei vecchi, che troppo spesso ha permesso e permette a politici scaltri e furbi di non operare proprio al meglio per la loro terra. I giovani sono più colti ma i problemi della situazione economica generale deprimono anche quelle contrade spegnendo gli entusiasmi e soffocando le speranze, così l'emigrazione, piaga e condanna par molti nonni analfabeti , rischia di riaffacciarsi ora in maniera seria per i nipoti laureati.

tratto da fattiitaliani.it

In Basilicata la nuova Rosarno?




Scritto da Davide Falcioni   
Giovedì 30 Settembre 2010 19:28
Si chiuderà alla metà di ottobre la raccolta dei pomodori in Basilicata, un'attività tradizionalmente "delegata" agli immigrati che, proprio in questi giorni, affollano la zona dell'Alto Bradano, lavorando incessantemente a fronte di una paga di 3-4 euro al cassone (3 quintali).

Chi non ha mai lavorato nel settore agricolo difficilmente può rendersi conto della fatica nel raccogliere pomodori per oltre 9 ore al giorno: si sta sempre chinati, a lungo andare la schiena inizia a dolere, e di fronte il lavoratore si trova ettari di pomodori da raccogliere. Di fatto, ogni giorno si riescono a raccogliere non più di 7-8 cassette, arrivando a stento a coprire le spese. Parte del ricavato deve essere infatti girato ai caporali come percentuale sul ricavato o per garantirsi servizi minimi come il trasporto o la ricarica dei telefonini.

 

Insomma, si devono sollevare quintali di peso, gli infortuni sono tutt'altro che rari e l'assistenza sanitaria, se sei immigrato, è quella che è. Per quanto riguarda il cibo, la maggior parte dei lavoratori si arrangia "rubando" qualche pomodoro, mattina e sera, per giorni e giorni. Non occorre essere nutrizionisti per comprendere che non si tratta della dieta più salubre in circolazione. E non occorre essere geni per riconoscere in queste condizioni di lavoro la nuova schiavitù.

Per far fronte a questa "emergenza" (per i lavoratori, si intende) la Regione Basilicata ha messo a disposizione un commissario straordinario, Antonio Anatrone, già candidatosi alla Camera dei deputati alle elezioni del 2008 nelle liste del Partito Democratico. Il suo onere è gestire i fondi pubblici destinati alla gestione della suddetta emergenza: 190.000 euro affidati al comune di Palazzo San Gervasio per riempire il campo di accoglienza alle porte del paese. Di questi, il commissario Anatrone ne sta utilizzando soltanto 50.000: gli altri 140.000 verranno trattenuti per altre attività. Anatrone ha inoltre dichiarato di non avere nessuna intenzione di riaprire il vicino centro di accoglienza, attivo da 10 anni e su cui sono stati investiti in passato ben 800.000 euro.

Il motivo? "In linea di principio – ha dichiarato Anatrone – faremo di tutto per non andare verso la ghettizzazione del fenomeno immigrazione, cosa che succede con un campo di accoglienza, e favoriremo la ricettività diffusa nelle aree urbanizzate e con i servizi per la permanenza sul territorio. Il campo attraeva persone perché quello era un posto meno indecente dove stare, la sua chiusura ci ha fatto avere numeri più aderenti alle esigenze reali di manodopera".

Ma cosa significa ciò che ha detto il commissario straordinario? Che è forse preferibile far dormire i lavoratori all'ombra degli ulivi o dentro ruderi abbandonati e cadenti, senza assistenza, servizi igienici, materassi decenti, come sta accadendo ora? E questo perché mettere a loro disposizione i "comfort" (pagati con i soldi dei contribuenti) di un centro assistenza ne attrarrebbe troppi, tutti insieme, a fronte di una richiesta di manodopera molto più bassa quest'anno a causa della crisi?

Il ragionamento appare quanto meno discutibile, perché rende subalterni i diritti alle esigenze del mercato (irregolare) dei braccianti agricoli. Ovvero, qualcuno (e non a torto) può interpretare tale atteggiamento come non rispettoso della salute e la dignità di uomini e donne che lavorano in quelle zone.

E ciò che è ancora più grave è che nulla si sta facendo per combattere il caporalato, garantire una giusta retribuzione ai lavoratori, un contratto di lavoro regolare e un minimo di assistenza. Si pensa, come ha dichiarato Anatrone, che portare un'autobotte di acqua nei pressi delle aree dove alloggiano i braccianti sia sufficiente ad affrontare un problema enorme quale è il lavoro iper-precario. Per poi chiudere gli occhi di fronte alle condizione nelle quali sono costretti a vivere gli immigrati: "I casolari scoppiano e c'è chi dorme sotto gli alberi – dice Gervasio Ungolo, coordinatore dell'Osservatorio Migranti Basilicata – alla 'Grotta Paradiso' ci sono 100 persone, 500 persone stanno nei dintorni del vecchio campo, e nel confinante comune di Spinazzola, in Puglia, ce ne sono altre 300 accampante nelle tende accanto a un casolare. Un ghanese è rimasto ferito nei giorni scorsi a causa del crollo di un muro in un casolare ed è stato accompagnato in ospedale a Potenza e poi dimesso. Una cinquantina di stranieri erano entrati nel vecchio campo chiuso e sono stati fatti uscire dopo un'ora dalle forze dell'ordine, lasciate a presidiare il campo vuoto per impedire l'accesso alla struttura. Ma lì almeno c'era una comunità e un minino di socialità in cui era più facile scambiarsi le informazioni sul prezzo del cassone: ora, dispersi nei casolari, i migranti sono più schiavi dei caporali dai quali dipendono per lavorare, per alloggiare e per spostarsi".

La situazione, dunque, è particolarmente grave. E se ci troveremo di fronte ad una nuova Rosarno, la politica non potrà permettersi di mostrare un finto stupore.

tratto da inviatospeciale

La notte del Brigante 2010




Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net   
Giovedì 30 Settembre 2010 19:16
Evento culturale a
MELFI
e
PALAZZO SAN GERVASIO

La notte del Brigante
Dal 2 8 settembre 2010 al 3 ottobre 2010 si svolgeranno presso i due centri de lla Basilicata una serie di importanti conferenze e manifestazioni a cui parteciperanno numerosi amici e simpatizzanti secondo l' allegato programma.
Melfi
28 settembre , ore 18.00, Museo Civico Palazzo Donadoni, Mostra Fotografica ;
29 se ttembre , ore 18.00, Museo Civico Palazzo Donadoni, Mostra Fotografica delle Monete Borboniche ;
30 settembre , ore 18.00, Museo Civico Palazzo Donadoni, convegno sul tema:
Gli effetti dell Unità d Italia sull economia del Sud.
Modera: Carmen Nugnes
Intervengono: Vincenzo Gulì; Fernando Riccardi; Paolo Majolino; Nino Galloni.
1 ottobre , ore 18.00, Museo Civico Palazzo Donadoni, convegno sul tema:
La trasformazione della Finanza dall'ottocento ai giorni nostri: Eventi determinanti .
Modera: Tiziana Cassano
Intervengono: Gennaro De Crescenzo; Paolo Majolino; Pietro Golia; Vincenzo
Cianciarelli; Luigi Guadagni.
2 ottobre , ore 17.00, Via G.B. Guarino, dietro Piazza Duomo,
Accampamento dei Briganti . Musica, canti, recitazioni e degustazioni.
2 ottobre , ore 18.00, Salone degli Stemmi Palazzo Vescovile,
convegno dal tema: Unità d Italia .. fu vera gloria? .
Modera: Luigi Branchini.
Intervengono: Eugenio Bennato; Alessandro Romano; Pompeo Onesti; Pietro Golia;
Vincenzo Cianciarelli; Paolo Majolino.
3 ottobre , ore 08.30, Via G.B. Guarino, dietro Piazza Duomo, riapertura Accampamento dei Briganti . Musica, canti, recitazioni e degustazioni.
3 ottobre , ore 11.00, Piazza IV novembre, esibizioni del Gruppo Briganti a Cavallo .
3 ottobre , ore 17.00, Corteo Storico animato da: Imago Historiae
(Potenza); Gruppo Storico (Frusci- Filiano); Briganti a Cavallo (Melfi).

Palazzo San Gervasio
9 ottobre , ore 09.30, presso Istituto Statale per Geometri C. d'Errico, convegno sul tema:
La trasformazione della Finanza dall'ottocento ai giorni nostri: Eventi determinanti .
ore 10.00, apertura Mostra Fotografica;
ore 17.00, apertura Stands Enogastronomici;
ore 18.00, Palazzo d Errico, convegno sul tema:
Unità d Italia .. fu vera gloria? .
Indirizzo di saluto: Federico Pagano, Sindaco di Palazzo San Gervasio;
Giuseppe d Errico, Conservatore Pinacoteca d Errico.
Modera: Luigi Branchini
Intervengono: Pompeo Onesti; Alessandro Romano; Giampiero Perri, Fernando
Riccardi; Pietro Golia.
ore 21.00, Concerto di Pietro Basentini.

10 ottobre, ore 10.00, Corso Manfredi apertura Mostra Fotografica.
ore 11.00, visita Pinacoteca d'Errico Scuola Pittorica Napoletana del XVII secolo.
ore 17.00, apertura Stands Enogastronomici;
ore 18.30, Corteo Storico animato da: Imago Historiae (Potenza); Gruppo Storico (Frusci- Filiano); Briganti a
Cavallo (Melfi).
ore 21.00, I Tammorrari del Vesuvio.
Considerata l'importanza dell'evento ed al fine di incoraggiare le amministrazioni locali che destinano preziose risorse per il recupero storicoidentitario della nostra amata Patria, i Delegati territoriali e di zona, i
compatrio ti ed i Confratelli dell'Ordine Costantiniano sono vivamente invitati ad inte rvenire e a diffonde re la notizia dell'evento.
Cap. Alessandro Romano

mercoledì 29 settembre 2010

LEZIONE DI ECONOMIA FINANZIARIA



Splendida 28enne cerca uomo con guadagno di almeno 500mila $.

LEI: Sono una ragazza bella (anzi, bellissima) di 28 anni.Sono intelligente e ho molta classe.
Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari l'anno.
C'é in questo sito un uomo che guadagni ciò?
Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito?
Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $,ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West.Conosco una signora che fa yoga con me, che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non é bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente.Quindi mi chiedo, cos'ha fatto x meritare ciò e perché io non ci riesco?Come posso raggiungere il suo livello?

La Teoria del barattolo di maionese e dei due bicchieri di vino‏:



Un professore, prima di iniziare la sua lezione di filosofia, pose alcuni oggetti davanti a sé, sulla cattedra. Senza dire nulla, quando la lezione iniziò, prese un grosso barattolo di maionese vuoto e lo riempì con delle palline da golf. Domandò quindi ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si. Allora, il professore rovesciò dentro il barattolo una scatola di sassolini, scuotendolo leggermente. I sassolini occuparono gli spazi fra le palline da golf. Domandò quindi, di nuovo, ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di si. Il professore, rovesciò dentro il barattolo una scatola di sabbia. Naturalmente, la sabbia occupò tutti gli spazi liberi. Egli domandò ancura una volta agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero con un si unanime. Il professore tirò fuori da sotto la cattedra due bicchieri di vino rosso e li rovesciò interamente dentro il barattolo, riempiendo tutto lo spazio fra i granelli di sabbia. Gli studenti risero!“Ora”, disse il professore quando la risata finì, “vorrei che voi cosideraste questo barattolo la vostra vita. Le palline da golf sono le cose importanti; la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le cose che preferite; cose che se rimanessero dopo che tutto il resto fosse perduto riempirebbero comunque la vostra esistenza. “I sassolini sono le altre cose che contano, come il vostro lavoro, la vostra casa, l’automobile. La sabbia è tutto il resto, le piccole cose.”“Se metteste nel barattolo per prima la sabbia”, continuò, “non resterebbe spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso accade per la vita. Se usate tutto il vostro tempo e la vostra energia per le piccole cose, non vi potrete mai dedicare alle cose che per voi sono veramente importanti. “Curatevi delle cose che sono fondamentali per la vostra felicità. Giocate con i vostri figli, tenete sotto controllo la vostra salute. Portate il vostro partner a cena fuori. Giocate altre 18 buche! Fatevi un altro giro sugli sci! C’è sempre tempo per sistemare la casa e per buttare l’immondizia. Dedicatevi prima di tutto alle palline da golf, le cose che contano sul serio. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia”. Una studentessa alzò la mano e chiese che cosa rappresentasse il vino. Il professore sorrise. “Sono contento che tu l’abbia chiesto. Serve solo a dimostrare che per quanto possa sembrae piena la tua vita: c’è sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico”.

lunedì 27 settembre 2010

WELLNET è GOLD SPONSOR al DrupalCamp di Torino 2010


La web agency milanese conferma la sua presenza attiva nella comunità italiana ed internazionale di Drupal

Milano, 27 settembre 2010: dopo la partecipazione alla DrupalCon di Copenaghen, Wellnet conferma la sua intenzione di supportare la comunità italiana in qualità di GOLD Sponsor del DrupalCamp 2010 che si terrà a Torino il prossimo 2 ottobre.

"Siamo al terzo anno consecutivo di sponsorizzazione di eventi Drupal in Italia" commenta Pierlugi Marciano – Presidente di WELLNET Srl, appena rientrato da Copenaghen – "e il binomio Wellnet-Drupal è sempre più forte".
"Abbiamo creduto in questa piattaforma sin dal 2005" continua Marciano "e oggi Wellnet è leader Drupal developer in Italia realizzando commesse per importanti realtà aziendali ed istituzionali con Drupal. Per questo supportiamo la comunità di sviluppatori e vogliamo continuare a farlo".

Wellnet sta puntando anche sulla formazione attraverso il sito dedicato http://www.corsidrupal.it. In questo ambito l'obiettivo è quello di far fronte alla mancanza di professionalità disponibili ed aiutare le aziende ad utilizzare Drupal. La sua tecnologia infatti presenta una curva di apprendimento più impegnativa rispetto ad altri Open CMS, ma una volta adottata si scoprono i suoi grandi pregi e difficilmente la si abbandona.

L'evento, in collaborazione con Associazione Italiana Drupal, avrà luogo il 2 ottobre 2010 dalle ore 9.00 alle 18.00 presso via Rubino 45, 10137 - Torino. Per informazioni e per l'iscrizione gratuita all'evento si può visitare il sito: http://torino2010.drupalcamp.it.

Ufficio Stampa
Wellnet S.r.l.
Piazzale Cadorna, 13
20123 - Milano
Tel.: 02.87.39.86.38
Fax: 02.99.98.58.77
e-mail: press@wellnet.it
web: www.wellnet.it

Distribuzione comunicati stampa internet
Comunicati-Stampa.com / Pivari.com
fabrizio (at) pivari.com

Pubblicato da Fabrizio Pivari alle ore 17:21

La Scalata di Flavio Cattaneo, AD di Terna, e il voto degli investitori


La Scalata di Cattaneo, AD di Terna, e il voto degli investitori.
Flavio Cattaneo, AD di Terna, primo manager italiano nel campo delle utilities, a giudizio degli investitori europei e americani.

Flavio Cattaneo, AD di Terna, primo manager italiano nel campo delle utilities, a giudizio degli investitori europei e americani. E al quinto posto tra i numeri uno del settore secondo gli analisti finanziari. Flavio Cattaneo, dal novembre 2005 alla guida di Terna, la società nazionale per la trasmissione elettrica, si è conquistato l'ammirazione del mondo finanziario nel raffronto tra i big nazionali e internazionali che operano prevalentemente nel settore dell'energia.

I dati emergono dalla classifica "2010 All Europe Executive Team" stilata dalla rivista finanziaria americana "Institutional Investor" , che nel periodo tra ottobre 2009 e gennaio 2010 ha intervistato circa 1750 tra analisti e gestori di fondi americani ed europei.

Un risultato importante per Terna che, pur essendo al 16° posto per capitalizzazione di mercato nell'indice delle utilities, sopravanza aziende di ben altre dimensioni e con una maggiore presenza internazionale.

E i dati annunciati relativi all'attività dei primi tre mesi 2010 ( + 32, 9%l'utile netto, + 16,2% i ricavi, + 19, 3%l'ebitda)superiori alle attese degli analisti, sembrano confermare, con i numeri, proprio l'apprezzamento della comunità finanziaria mondiale.

(Fonte: Corriere della Sera)

Social Media Communication
Phinet
Roma Italia
Alessandra Camera
a.camera@phinet.it

Pubblicato da Phinet alle ore 18:27

ECOMONDO-KEY ENERGY 1° FORUM INTERNAZIONALE AMBIENTE ED ENERGIA



Rimini Fiera, 3 novembre 2010

Risorse e scelte: i nostri comuni futuri

Forum Internazionale Ambiente e Energia

Prima edizione

Abbiamo il piacere di invitarLa alla prima edizione del Forum Internazionale Ambiente e Energia "Risorse e scelte: i nostri comuni futuri", manifestazione promossa da Conai - Consorzio Nazionale Imballaggi, Regione Emilia Romagna, Legacoop, Legambiente e Rimini Fiera, progettata e realizzata da The European House-Ambrosetti.

L'edizione del 2010 inizierà alle ore 10.30 e terminerà alle ore 17.00. Saranno presenti autorevoli soggetti istituzionali e del mondo accademico di livello nazionale ed internazionale, che interverranno delineando i macro trend e le politiche attuali e future su ambiente ed energia.

Il Forum Internazionale Ambiente e Energia "Risorse e scelte: i nostri comuni futuri" prima edizione, costituirà un momento di confronto per le Istituzioni, il mondo accademico ed imprenditoriale e si caratterizzerà per l'elevato livello e l'indipendenza dei contenuti e per la capacità di proporre differenti pareri e diversi punti di osservazione.

Il Forum adotterà una prospettiva di sistema e un approccio metodologico improntato alla massima concretezza, per produrre orientamenti innovativi ed originali da diffondere presso l'opinione pubblica e i policy maker.

L'organizzazione della manifestazione, realizzata in concomitanza con le manifestazioni fieristiche di ECOMONDO e KEY ENERGY, sarà la seguente: la mattina con la presenza di autorevoli soggetti istituzionali e del mondo accademico che presenteranno i macro trend e le politiche attuali e future su ambiente ed energia. Il pomeriggio con sessioni parallele di approfondimento, specificatamente sui seguenti temi: Cambia il modello energetico: verso la generazione distribuita; Preservare e ri-valorizzare le risorse, le materie e i materiali; Green living.


WWF: "ALLARME SICUREZZA PER CACCIA IN ITALIA". ALMENO 300.000 CACCIATORI SENZA ABILITAZIONE - LIGURIA E LOMBARDIA 'ABBASSANO LA GUARDIA"




WWF: "E' ALLARME SICUREZZA PER LA CACCIA IN ITALIA"

LIGURIA E LOMBARDIA 'ABBASSANO LA GUARDIA"

E IN ITALIA ALMENO 300.000 CACCIATORI SENZA ABILITAZIONE
ALL'USO DI ARMI

Il vicepresidente Maggini "Gli incidenti venatori non sono solo frutto del caso"

Martedi 28 vanno in discussione due pessime proposte: in Lombardia prevedono di autorizzare il trasporto delle armi vicino alle abitazioni e in Liguria di sparare al buio

L'attività venatoria in questo paese non rappresenta solo un problema per la biodiversità visto che l'Italia è il crocevia strategico di numerose specie migratorie patrimonio della comunità europea: la caccia è diventato un problema di sicurezza pubblica.

"L'incolumità dei cittadini è messa seriamente a rischio dato che oltre un terzo dei cacciatori italiani non ha mai sostenuto l'esame di abilitazione all'uso delle armi, avendo la licenza di caccia da più di 40 anni e all'epoca questa abilitazione non era richiesta. Non dobbiamo quindi stupirci se si susseguono ad ogni stagione venatoria gli incidenti di caccia : lo scorso anno le vittime sono state 23 (e 50 i feriti), ma in passato si sono avute sino a 80 vittime. Questi incidenti sono in realtà omicidi colposi che si verificano esclusivamente per imperizia, negligenza e colpa grave da parte dello sparatore, che spesso ignora la pericolosità delle armi che imbraccia" dichiara Raniero Maggini vice Presidente WWF Italia.

Tra il 30 e il 40% dei 900.000 cacciatori ha più di 60 anni e non ha l'abilitazione all'uso delle armi, non ha una adeguata conoscenza delle leggi che regolano oggi la caccia, né è stata aggiornata visto che tale esame è stato instituito soltanto nel 1967 a seguito dell'entrata in vigore della Legge Quadro 799, la quale sostituiva la precedente farraginosa normativa del Regio Decreto nel 1939.

Prima del 1967 non c'era esame o valutazione, era sufficiente pagare le tasse governative e di iscrizione ad un associazione venatoria e il rilascio della licenza di caccia era automatico senza alcuna valutazione di merito, soltanto la condotta morale poteva essere ostativa (precedenti penali, rissosità ecc.). Questo ha permesso il transito in blocco, senza nessun filtro, di 300.000 persone di cui non si conosce nè preparazione, nè perizia nell'uso delle armi.

Ed è per questo che il WWF chiede che anche questa quota di cacciatori si doti di apposita abilitazione in considerazione del fatto non trascurabile, tra l'altro, che le armi usate per alcuni tipi di caccia sono sempre più micidiali.

Infatti, altro aspetto che fa della caccia un'attività ad alto rischio per chi la pratica e chi la "subisce" è la pericolosità delle armi stesse, denuncia il WWF.

Chi va a caccia del cinghiale o degli altri ungulati usa e detiene carabine a canna rigata, armi potentissime e precise. Alcuni modelli di carabine, come il fucile da guerra Kalanishkov oggi demilitarizzato, senza la funzionalità che consente di sparare a raffica, è oggi consentito per l'uso venatorio. Questo tipo di arma, utilizzata per la caccia, può sparare un proiettile (seppur senza alcuna precisione) fino a 3 chilometri di distanza, una potenza di fuoco inaudita e sproporzionata per il suo uso dilettantistico.

E' bene precisare che l'attuale norma vigente in materia venatoria, pur consentendo la liceità di acquisto e detenzione ad esempio delle micidiali carabine a canna rigata, ne vieterebbe di fatto l'uso, perché queste armi a lunga gittata non consentono di sparare in sicurezza, in prossimità di strade, immobili, vie di comunicazione.

Tenuto conto che la Carabina Remington calibro 30.06 spara proiettili ad oltre 3.000 metri e che la legge italiana consente di sparare ad una distanza di almeno una volta e mezzo della gittata massima dell'arma che si imbraccia, la domanda legittima è che fa il WWF: quanti sono i posti in Italia ove in linea d'aria non esistono strade, immobili, vie di comunicazione nel raggio di 4,5 chilometri?

Queste armi "da guerra" non potrebbero essere usate in sicurezza in nessun luogo, ecco spiegate le ragioni per le quali sempre più Procure della Repubblica contestano ai cacciatori che le usano provocando gravi incidenti di caccia, il reato di omicidio colposo provocato da negligenza, imperizia e/o colpa grave nell'uso e maneggio delle armi, di chi spara da terra ad altezza preda e spesso uomo.

"CAPOFILA" DELL'INSICUREZZA: LIGURIA E LOMBARDIA: CACCIA DI NOTTE E CANCELLAZIONE DELLA DISTANZA DI SICUREZZA

La Liguria si appresta a 'festeggiare' l'anno internazionale per la difesa della biodiversità introducendo la caccia al buio, con una proposta di legge palesemente incostituzionale che rischia di produrre migliaia di animali protetti uccisi per 'sbaglio' e accrescere il pericolo di incidenti alle persone. Martedi 28 va in aula la proposta di di estendere l'attività venatoria da appostamento fisso di mezz'ora oltre il tramonto.

I cittadini lombardi invece rischiano di avere i cacciatori nel cortile di casa se passeranno le modifiche alla legge caccia L.26/93 da martedi 28 in discussione in Consiglio Regionale.

Le modifiche prevedono in modo del tutto illegittimo, visto che la legge nazionale lo vieta di legittimare la pratica del trasporto di armi nei pressi di abitazioni e di strade vicinali ad uso pubblico senza che queste siano in custodia, senza rispettare le distanze di sicurezza fissata ora a 150 metri.

Di fatto un cacciatore con un'arma pronta per la carica potrebbe passare vicino alle abitazioni mettendo in pericolo l'incolumità dei residenti.

Roma, 27 settembre 2010


domenica 26 settembre 2010

Nucleare




Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net   
Venerdì 24 Settembre 2010 19:07
"La pubblicazione oggi su alcuni quotidiani, sia pure definita come il risultato di 'indiscrezioni', persino della mappa dei Comuni lucani nei quali una parte del loro territorio è ritenuta idonea per la realizzazione del deposito unico delle scorie nucleari d'Italia (Matera, Montescaglioso e Montalbano Jonico, in provincia di Matera, ai quali si aggiungerebbero Banzi, Palazzo San Gervasio e Genzano di Lucania, in provincia di Potenza) è l'emblema di come il Governo di centrodestra concepisce il rispetto delle Regioni, delle istituzioni e delle comunità locali". E' quanto affermato dal capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, in consiglio regionale, Giannino Romaniello, il quale aggiunge che "si parla tanto di federalismo e di poteri alle Regioni ma, intanto, si scelgono di nascosto, anche se poi non proprio in segretezza, i siti di stoccaggio delle scorie delle centrali nucleari".Nell'evidenziare che "l'energia atomica nel nostro Paese è stata abbandonata a seguito della volontà popolare espressa in un referendum che qualcuno nel centrodestra vorrebbe cancellare con un colpo di spugna", l'esponente Sel aggiunge che "il Governo getta la maschera e mostra il suo vero volto antidemocratico per annullare la volontà popolare. Non voglio minimamente pensare – continua Romaniello – cosa significherebbe il deposito unico delle scorie nucleari nel territorio della Città dei sassi, Patrimonio dell'Unesco, nell'area dei calanchi che rappresentano una risorsa naturalistica di grande rilevanza, oppure nell'Alto Bradano, dove sono in programma opere idriche ed irrigue al servizio del mondo agricolo per accrescerne le potenzialità di sviluppo e competitività. La comunità lucana con la grande mobilitazione di Scanzano Jonico e la manifestazione storica dei 100mila ha già scritto una pagina importante della lotta popolare contemporanea nel Mezzogiorno e nel Paese. Fa bene, dunque, il presidente De Filippo a chiedere al Governo il rispetto dovuto e, soprattutto, che si metta fine alla ridda di 'indiscrezioni' e che, quindi, prima dei giornali, le notizie e la mappa si consegnino alle Regioni. Tra l'altro – conclude Romaniello - senza alcun confronto istituzionale e politico, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, deve astenersi da ogni 'campagna di convincimento' dei Comuni sui cosiddetti vantaggi economici appetitosi".
Fonte: www.basilicatanet.it

martedì 21 settembre 2010

Nichi Vendola - Un premier gay c'è gia stato (21.09.10)

martedì 21 settembre 2010


Nichi Vendola - Un premier gay c'è gia stato (21.09.10)

1^ STRAPALAZZO




Scritto da Amministratore   
Sabato 18 Settembre 2010 18:46
L' A.S.D ATLETICA PALAZZO
con il patrocinio del Comune di PALAZZO SAN GERVASIO organizza

1^ STRAPALAZZO
Gara podistica su strada riservata ad atleti cat. AMATORI -MASTER sulla distanza di km 10.00 circa valevole per il circuito ''BASILICATA IN CORSA''.

RITROVO: Ore 09:00 PIAZZA D'ERRICO (SAN ROCCO)
PARTENZA GARA:Ore10:00 PIAZZA D'ERRICO (SAN ROCCO)

PERCORSO
La gara si disputerà su un percorso cittadino di 10 km (4 giri di 2,500 metri).
Il percorso sarà accuratamente segnato e presidiato dal corpo dei vigli urbani,dal nucleo della protezione civile,dai giudici di gara F.I.D.A.L. e dall'organizzazione .

AMMISSIONI
Possono partecipare tutti i tesserati FIDAL ed enti di promozione sportiva (UISP,EPS.....)appartenenti alle categorie MASTER-AMATORI,maschili e femminili per l'anno in corso 2010 ed in regola con le norme sportive-medico -sanitarie.

ISCRIZIONI
L e iscrizioni dovranno pervenire complete di codice soc.,categoria d'appartenenza,dati anagrafici degli atleti ,numero di tessera e dovranno essere sottoscritte dal Presidente della stessa ....
Le iscrizioni dovranno pervenire solo ed esclusivamente via e-mail al seguente indirizzo roccodo@libero.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. entro venerdi 29 ottobre .

Per il RITIRO PETTORALI ,PACCHI GARA,PREMIAZIONI ED EVENTUALI RECLAMI SI PREGA DI CONSULTARE IL SITO FIDAL BASILICATA....

INFO CONTATTI :
D'OPPIDO ROCCO 329/9852471
FRANGIONE MARCO 320/5664628

Gdf sequestra sei depositi di gasolio nel potentino




Scritto da Amministratore   
Sabato 18 Settembre 2010 08:58
La Guardia di Finanza ha sequestrato sei impianti privati di stoccaggio di carburante nell'area industriale di San Nicola di Melfi perche' operavano in totale assenza delle autorizzazioni previste per la detenzione di prodotti petroliferi. Sequestrati anche 20.000 litri di gasolio, destinati all'autotrazione e all'uso agricolo.
I finanzieri della Tenenza di Rionero in Vulture hanno controllato un'area adibita a parcheggio di automezzi pesanti di proprieta' di un'impresa individuale che esercita l'attivita' di autoparco e deposito per autotreni. Nel corso dell'intervento, le fiamme gialle potentine hanno trovato i sei depositi abusivi di carburanti. Si tratta di una cisterna in acciaio contenente gasolio per autotrazione, ben nascosta in un container, un'altra contenente gasolio per uso agricolo, nascosta da una tettoia in lamiera e da un prefabbricato, e altre 4 cisterne individuate in diverse zone dell'area oggetto del controllo.

 

 

Sei uomini - di Lavello, Acerenza, Palazzo San Gervasio, Venosa (Potenza), Pompei (Napoli) e Stigliano (Matera) - sono stati denunciati a piede libero in quanto detentori delle cisterne e devono rispondere di violazioni ambientali dal momento che gli oli minerali sono facilmente infiammabili e sono una minaccia per la pubblica utilita'.

NUOVI EVENTI ALLA PINACOTECA D' ERRICO




Scritto da Vito D'Errico   
Venerdì 17 Settembre 2010 13:57
 
La Pinacoteca d'Errico sara' nelle prossime settimane protagonista della vita culturale palazzese . Difatti il giorno di sabato 25 settembre, alle ore 18.00, nel landrone della Pinacoteca sarà presentato il catalogo della mostra " Tra Mito e Storia" che rimarrà aperta sino al 10 di ottobre. Alla presentazione interveranno Federico Pagano , Presidente dell'Ente Morale Biblioteca e Pinacoteca d'Errico, Marta Ragozzino Soprintendente per i Beni Storici e Etnoantropologici della Basilicata,Attilio Maurano, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Elisa Acanfora dell'Universita' degli Studi di Basilicata e Lucio Galante dell'Università degli Studi del Salento. Il 2 ottobre sarà invece presentato il libro  intitolato "La Quadreria "di Amedeo Brogli, pittore e scrittore di origini palazzesi, L'autore ha ricostruito in un mix di realtà e finzione l'affascinante vicenda della piu' importante collezione d'arte privata del Meridione, la Pinacoteca Camillo d'Errico.A presiedere la serata ci sara'  Mario Trufelli gia' giornalista  Rai, considerato a pieno titolo uno dei maggior scrittori lucani contemporanei. Entrambi gli eventi saranno allietati da un rinfresco,

Antonio, l’ultimo guardiano del faro





Scritto da Alba Di Palo   
Giovedì 16 Settembre 2010 12:40

Dopo trent'anni d'attività Dicristo andrà in pensione«Dalla lanterna all'acetilene: ora ci sono le macchine»

BARLETTA - Da quasi trenta anni guarda il mare. Era il 1981 quando Antonio Dicristo lasciò i gradi di sottufficiale della Marina militare per diventare guardiano del faro. E da allora, non si è mai stancato di ascoltare le onde. Prima a Punta della Maestra (vicino Rovigo), poi a Capo Palinuro (nel Cilento) e, infine, a Barletta. Città che lo ricorderà come l'ultimo farista. Perché quando andrà in pensione - tra quasi quattro anni - nessuno prenderà il suo posto come custode del faro costruito nel porto alla fine degli anni Cinquanta. La tecnologia ha avuto la meglio: l'automatizzazione dei congegni elettronici che muovono i fari, ha reso quasi superflua la sua figura. «È un peccato. Essere
il guardiano del faro regala molte emozioni», confessa Dicristo, 57 anni, originario di Palazzo San Gervasio. «In passato la vita da farista era molto più dura», continua. «Il trasporto di viveri e combustibile e i lavori di manutenzione erano mansioni molto faticose. Oggi è tutto più semplice». Non c'è neppure bisogno di avere qualcuno con cui darsi il cambio. «Quando iniziai a lavorare al faro di Punta della Maestra - racconta con una punta di nostalgia - ogni quattro ore, c'era bisogno di una nuova ricarica per garantire l'illuminazione e di notte c'erano i turni alla lanterna. Poi è arrivato il gas ad acetilene: bisognava garantire il controllo della vegliosa, la fiamma pilota. La corrente elettrica è arrivata solo negli anni Ottanta con un gruppo elettrogeno, tanto rumoroso da impedirti di dormire».

Quando ha scelto di vivere a stretto contatto con il mare, a molti è sembrato strano, viste le sue origini montanare. «Ma io ho sempre amato il mare», sottolinea. E dopo tanti anni, il suo ondeggiare lo affascina ancora. «Ogni mattina da quassù, provo le stesse emozioni del primo giorno», dice Antonio Dicristo che si occupa anche del faro Torre Preposti, a pochi chilometri da Vieste. Per capire le sue sensazioni, bisogna entrare nella pancia del gigante che conforta i marinai, salire i 150 gradini della stretta scala a chiocciola e annusare il vento che soffia inquieto: la magia, a tanti metri da terra, è difficile da descrivere. «Mi mancherà curarlo, ormai fa parte di me», sussurra quasi commosso Antonio che vive in una casa a 300 metri dal faro. Sul tetto di quell'abitazione c'è un altro faro, più piccolo, costruito nel 1806 che è rimasto inutilizzato dal 1956, anno di costruzione del nuovo faro tutt'ora in funzione. Un vero gioiello di epoca napoleonica. «Ho chiesto più volte che si recuperasse, ma nessuno mi ha ascoltato e ora rischia il degrado».

Essere un farista vuol dire sbrigare anche pratiche d'ufficio, compilare registri e smistare la posta. Ci sono molte responsabilità: «Controllare che la luce resti accesa nella notte è fondamentale per aiutare chi è in mare», chiarisce Antonio mentre sorseggia il caffè preparato da Filomena, sua moglie. Anche lei col tempo, ha imparato ad amare la vita nel faro. «Quando ci siamo sposati - afferma - trasferirsi alla foce del Po fu un incubo: la nebbia, il continuo rumoreggiare delle canne e il freddo erano insopportabili». Con gli anni, quei suoni sono diventanti normalità. E il faro, indispensabile. Tant'è che anche sul frigorifero, nella cucina in legno scuro, c'è un magnete che lo riproduce. «Vivere in un faro è bellissimo», ripete Antonio. Ma essere una sentinella del mare ha significato tanta solitudine. «Ci si abitua anche a quella», osserva Filomena, che ha cresciuto i due figli tra onde e lampi di luce. A loro dispiace sapere che, tra quattro anni, più nessuno ammirerà e amerà - silenziosamente - l'infinito del mare.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Provincia Pz, discussione su centro accoglienza di Palazz





Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net   
Mercoledì 15 Settembre 2010 20:14
BAS Nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolto oggi, dopo aver affrontato vari punti all'ordine del giorno,è stata aperta una discussione sulla situazione del centro di accoglienza per immigrati di Palazzo San Gervasio, su proposta del capogruppo Pace ed altri consiglieri, il quale ha rimarcato il grave disagio in cui vivono i ragazzi extracomunitari, "costretti in una struttura nella quale ci sono solo 7 turche per 1.000 presenze e un sistema di sotterranei dove trovano riparo centinaia di persone. Credo che l'amministrazione comunale non possa gestire da sola la situazione, ma che sia necessario uno sforzo comune dei diversi Enti, Provincia in testa, quale trade union tra Regione e Comuni".
Nella sua relazione, l'assessore alle Politiche sociali Paolo Pesacane ha fatto il punto sulla situazione del campo di Palazzo San Gervasio. "Un campo aperto 10 anni fa, secondo una scelta mantenuta ferma dalle amministrazioni comunali che si sono succedute, per dare una sistemazione di emergenza ai lavoratori migranti, ma che sicuramente non rappresenta una soluzione al problema poiché innesca un circolo vizioso, con una struttura nella quale arriva più gente di quella che possa realmente essere ospitata e reclutata e dove si assolda manodopera a basso costo. Per queste ragioni – ha spiegato Pesacane - da un anno a questa parte, abbiamo provato a mettere in piedi, insieme al Comune di Palazzo, un dialogo con diverse istituzioni, individuando risorse pari a 190 mila euro, di cui 90 mila da destinare all'acquisizione di un albergo per accogliere i lavoratori e altri 100 mila euro da utilizzare per la manutenzione e per la gestione del campo di accoglienza. Un percorso largamente condiviso, ma che si è arenato a causa di alcuni problemi, tra cui il mancato collaudo statico del campo, che ne ha determinato la chiusura. Da quel momento in poi, si è costituita una struttura di coordinamento tra i diversi Enti che ha avviato alcuni servizi – ha concluso Pesacane - come il servizio informativo-assistenziale presso il Punto salute di Palazzo grazie all'Asp, il servizio sanitario presso un ambulatorio "dedicato" nell'ospedale di Venosa, la distribuzione di acqua ai lavoratori in collaborazione con Acquedotto lucano e l'assistenza della Caritas. Al momento, è in atto una verifica della possibilità di utilizzare sin da subito case diffuse nell'abitato di Palazzo, mentre si continua a lavorare per trovare una soluzione definitiva di prospettiva, che coinvolga nel processo di accoglienza tutti i comuni del Vulture-Melfese e dell'Alto Bradano, mediante una politica di sostegno all'utilizzo di case sfitte nei centri storici e attraverso la creazione di servizi".
Quest'ultima proposta ha trovato il consenso di diversi consiglieri - Severino Notarfrancesco (Pdl), Antonio Murano (Provincia Futuro), Michele Destino (Pdl), Antonino Capuano (Pdl), Antonio Rossino (Psi), Vittorio Prinzi (Idv) e Leonardo Lovallo (Udc) – i quali hanno sottolineato l'impossibilità, per un Comune come Palazzo San Gervasio, di gestire da solo una situazione così complessa.
A tal proposito, il presidente del Consiglio provinciale Palmiro Sacco e il presidente della Provincia Piero Lacorazza hanno proposto all'assise di approfondire il tema nella commissione consiliare competente, attraverso le audizioni dell'assessore regionale alla Salute Attilio Martorano, del sindaco di Palazzo San Gervasio Federico Pagano e del commissario della Comunità montana dell'Alto Bradano Antonio Anatrone, per dare un risultato più significativo e concreto alla discussione.

martedì 14 settembre 2010

Concorso La mia terra 2010

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Sabato 11 Settembre 2010 22:09

Palazzo San Gervasio, Potenza

il 26 settembre 2010

Domenica 26 settembre 2010 presso la Sala Convegni della Biblioteca Comunale di Palazzo San Gervasio si tiene la premiazione della III edizione del Concoro "La Mia Terra". Il Concorso per racconti brevi La Mia Terra è stato indetto dalla Biblioteca Comunale "Joseph and Mary Agostine" di Palazzo San Gervasio. Il concorso è stato creato con l’intento di promuovere e risvegliare la coscienza dell’appartenenza alla propria terra. Attraverso il linguaggio del racconto letterario è possibile rivolgersi a tutta la società e non solo a coloro che già sono sensibili al tema. Possono partecipare tutti cittadini italiani e stranieri che abbiano il proprio domicilio nei comuni della Basilicata. I racconti classificatisi ai primi 10 posti saranno pubblicati a cura dell’Istituzione, e ad ogni autore saranno consegnate 20 copie.

Permesso Palazzo San Gervasio: Aleanna Resources lascia la Puglia e punta sugli idrocarburi lucani

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Venerdì 10 Settembre 2010 19:39
La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) apprende dal BUIG (Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse) LIV n.8 del 31 agosto 2010 che l’Aleanna Resources LLC – con sede italiana a Matera in via XX settembre, 45 – ha presentato l’istanza di riduzione del permesso di ricerca “Palazzo San Gervasio”. La richiedente società, presentando l’istanza di riduzione all’UNMIG del Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 20 luglio 2010, rinuncia alle sue attività di ricerca di idrocarburi nei territori del Parco dell’Alta Murgia, ricadente nella regione Puglia. Rispetto alla precedente istanza, che interessava 15 comuni (13 in Basilicata e 2 in Puglia), l’attuale estensione dell’area perimetrata del piano topografico passa dai 561 chilometri quadrati agli attuali 469,90 chilometri quadrati, con i territori pugliesi di Spinazzola e Minervino Murge che restano fuori dal progetto “Bradano Foredeep” (Expanding Global Energy Portfolio – Saxon Oil – Aleanna – 2007, ndr).

Appare evidente come l’Aleanna Resources LLC abbia rinunciato volontariamente all’area ubicata in territorio pugliese eliminando interferenze con aree sensibili, ed in particolar modo con il SIC/ZPS Alta Murgia, nonchè parco nazionale. Nulla cambia, invece, in Basilicata, dove la Regione Basilicata autorizza lavori al pozzo Cerro Falcone 002X in Zona 1 del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, nonchè SIC Serra di Calvello e ZPS Appennino Lucano Monte Volturino, nonostante i “richiami” del Ministero dell’Ambiente. La nuova istanza diventa così una sorta di ulteriore ipoteca dei progetti della società texana, che in caso di parere favorevole alla VIA regionale potrebbe chiedere al Ministero competente il permesso a trivellare pozzi esplorativi nella fase successiva all’istanza, il permesso di ricerca vero, così come è accaduto per il permesso “Corte dei Signori” in provincia di Ferrara, dove la società di Mr.Mickey McGhee ha presentato all’UNMIG richiesta di autorizzazione a perforare un pozzo esplorativo nell’ambito del permesso stesso (rif. BUIG n.8 del 31 agosto 2010).

Nell’auspicare che la Regione Basilicata faccia proprie le preoccupazioni delle popolazioni del Vulture-Alto Bradano attraverso atti concreti, negando l’autorizzazione alla richiesta di screening della VIA regionale, nonchè dei Sindaci a cui la OLA chiede di prediligere le vere vocazioni che auto-sostengono l’economia dell’area, la nostra Organizzazione seguirà da vicino ogni fase delle istruttorie in corso e future a garanzia dei principi dettati dalla Convenzione di Aarhus e in via precauzionale della recente Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 9 marzo 2010, n.378/08, relativa al danno ambientale.
Fonte: www.olambientalista.it

Immigrati di Palazzo; il commissario Anatrone fa il punto

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Giovedì 09 Settembre 2010 21:53
BAS"Anche se su indirizzo del Presidente della Regione Vito De Filippo e dell’assessore alla Sanità Attilio Martorano siamo al lavoro per la risoluzione strutturale e definitiva del problema a partire dalla campagna 2011 e nonostante la decisione del comune di Palazzo San Gervasio di non aprire il campo, sono in corso anche per quest’anno alcuni interventi pensati per alleviare i problemi legati all’accoglienza degli immigrati dell’Alto Bradano". Lo afferma il Commissario straordinario della comunità montana Alto-Bradano e delegato dalla Regione a gestire la situazione emergenziale per l’accoglienza degli immigrati, Antonio Anatrone, facendo il punto sui primi interventi.
Interventi che marciano celermente. Già da subito Acquedotto Lucano e Azienda Sanitaria del Potentino, dopo la recente riunione del coordinamento operativo istituito dalla Regione Basilicata, sono impegnate a realizzare alcune azioni per assicurare le condizioni igienico-sanitarie agli oltre 350 stranieri presenti nell’area nord della Regione. Nelle prossime ore i tecnici di Acquedotto Lucano insieme ai rappresentanti delle locali Caritas provvederanno a porre in essere gli interventi necessari a garantire la distribuzione dell’acqua potabile a favore dei lavoratori stagionali. Mentre la Asp si è detta disponibile da subito ad incrementare il lavoro di informazione per i lavoratori extracomunitari nel punto salute nel comune di Palazzo San Gervasio e di attivare un ambulatorio dedicato presso l’ospedale San Francesco del Comune di Venosa. A coordinare gli interventi c'è Antonio Anatrone, commissario straordinario della Comunità Montana Alto-Bradano e delegato dalla Regione a gestire la situazione emergenziale che chiederà di avvalersi del contributo delle locali Cartitas e delle altre associazioni di volontariato. Un esempio positivo delle sinergiche azioni poste in essere per cercare di risolvere in maniera definitiva un problema che, nonostante gli interventi assicurati negli anni, non è mai stato risolto definitivamente.
“Ringrazio anche a nome della Regione Basilicata gli Enti, le associazioni e le istituzioni che – ha commentato Anatrone – hanno accolto l’invito ad offrire il proprio contributo per migliorare le condizioni di permanenza dei lavoratori extracomunitari che ogni anno arrivano nelle nostre campagne e ringrazio anche i volontari impegnati ogni giorno in aiuti umanitari”.
Fonte: www.basilicatanet.it

Taddei (Pdl) su questione immigrati Palazzo S. Gervasio

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Mercoledì 08 Settembre 2010 12:55
BAS / Ieri, su iniziativa della Regione, si è tenuto un tavolo tecnico per discutere degli enormi problemi legati all’accoglienza degli immigrati impegnati nella raccolta del pomodoro a Palazzo San Gervasio. Un tavolo che non ha portato ad alcuna decisione operativa, una iniziativa che si è conclusa ancora una volta con un nulla di fatto . “Purtroppo e ciò che ci aspettavamo - dichiara l’On. Vincenzo Taddei, capogruppo del Pdl nella Commissione bicamerale di Schengen ed Immigrazione – tante parole e pochissimi fatti, come è d’uopo fare il Centrosinistra nella sua politica del parlare e non del fare. La situazione a Palazzo San Gervasio è drammatica, gli extracomunitari lì giunti per la stagionale raccolta del pomodoro non hanno le minime condizioni igieniche e non hanno degli alloggi che si possano definire tali. Ma la Regione, di fronte ad un problema non di emergenza improvvisa ma bensì strutturale che si ripete da anni, non ha posto alcun rimedio. Malgrado il richiamo della Commissione di Schengen, in missione in Basilicata a metà luglio, che sollecitò l’urgenza di un intervento. L’assessore Martorano parla della criticità attuale conseguenza della contemporanea emergenza di oggi e della prevista gestione ordinaria per il prossimo anno. Come al solito –sottolinea Taddei –si gira intorno al è problema nascondendo la verità. L’emergenza di oggi è figlia di una politica del centrosinistra che non affronta i reali problemi del territorio, che non ha alcuna programmazione ed è quindi incapace nel rispondere a problematiche strutturali che si ripetono annualmente e che non sono cadute all’improvviso dal cielo. Intanto – conclude Taddei – questi cittadini, giunti in Basilicata per lavorare, rimarranno in condizioni deplorevoli malgrado i preziosi aiuti offerti dalla Protezione Civile e dalla Caritas. Una situazione inconcepibile da terzo mondo che non fa onore alla nostra regione. Ci vorrebbe maggior senso di responsabilità e una volontà a cui corrispondano fatti e non più parole”.
Fonte: www.basilicatanet.it

Campo Palazzo: Emergenza garantita, si programma il futuro

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Martedì 07 Settembre 2010 20:01
AGR: Non abbandonare a se stessi i lavoratori stagionali extracomunitari già presenti nel Vulture Alto Bradano per la raccolta del pomodoro e, nello stesso tempo, lavorare per mettere a punto un sistema di accoglienza perfettamente operativo nella stagione 2011. Opererà in tal senso il tavolo tecnico operativo, istituito dalla Regione Basilicata per fronteggiare l’emergenza del flusso immigratorio nell’area di Palazzo San Gervasio che, coordinato dal Commissario straordinario della Comunità montana Alto Basento, Antonio Anatrone, si è riunito ieri mattina.
Si è trattato di una riunione densa di osservazioni e di proposte, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente generale del Dipartimento Salute, Pietro Quinto, l’assessore provinciale Paolo Pesacane, il sindaco di Palazzo San Gervasio, Federico Pagano, con altri amministratori comunali, rappresentanti dell’Ispettorato provinciale del lavoro, del mondo della cooperazione, dei sindacati, delle organizzazioni di categoria, del volontariato e della Protezione civile.
Da quanto è emerso da un monitoraggio (effettuato da un’Ati composto da cooperative a associazioni volontariato) non ci sono situazioni di irregolarità tra i circa 350 lavoratori extracomunitari, che risultano muniti del permesso di soggiorno o con lo status di rifugiati. Attualmente sono dislocati in vari insediamenti a Venosa, Palazzo San Gervasio e Montemilone, in condizioni di fortuna. L’esigenza immediata è quella di assicurare la fornitura di acqua e di garantire i servizi igienico-sanitari, l’assistenza medica e legale. Le modalità di azione saranno messe a punto nei prossimi giorni in riunioni operative mirate a individuare soluzioni ai singoli problemi, attraverso azioni concertate con i Comuni e in collaborazione con le organizzazioni della Protezione civile, dell’Asp, del volontariato e delle organizzazioni datoriali.
In ogni caso, è stato ribadito negli interventi, la gestione dell’accoglienza dei lavoratori stagionali deve assolutamente passare dalla fase dell’emergenza alla fase ordinaria. Occorre trovare una soluzione definitiva e strutturale a un problema che si ripresenta annualmente in ogni campagna del pomodoro attraverso un percorso chiaro, condiviso. E’ questa – ha sottolineato Quinto – la reale intenzione del Governo regionale che intende garantire diritti e servizi essenziali a tutti, anche a chi per brevi periodi si trova a risiedere nel territorio.
“La fase attuale – ha commentato l’assessore Attilio Martorano – è particolarmente critica perché, contemporaneamente, ci troviamo a gestire l’emergenza e a programmare la gestione ordinaria che dovrà partire già dal prossimo anno. Ma si tratta di un impegno a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci e che ci deve servire anche da stimolo a cercare sempre soluzioni definitive. Oggi tutti intorno al tavolo siamo chiamati a recuperare un senso di responsabilità e un attenzione su cui avevamo pensato di poter contare già da quest’anno ma che qualche imprevisto ha fatto venire meno. Ma per il 2011 non potremo permetterci ulteriori ritardi”.
Fonte: www.basilicatanet.it

OSSERVATORIO MIGRANTI BASILICATA




Scritto da Gervasio Ungolo
Lunedì 06 Settembre 2010 12:46

Era da aspettarselo, al Campo di Accoglienza c’è stato un tentativo di occupazione. Queste note le apprendiamo in modo frammentario da cittadini che casualmente erano di passaggio dalla provinciale che da Palazzo San Gervasio porta a Spinazzola, che costeggia l’ex fabbrica di laterizi. Le informazioni pervenuteci sono incomplete per cui il racconto potrebbe risultare poco veritiero, anche se è poi la sostanza quella che interessa.
Una cinquantina di lavoratori hanno saltato la rete di recinzione portandosi all’interno del Campo di Accoglienza, ingaggiando immediatamente dopo una trattativa con le forze dell’ordine arrivate in gran numero. In serata si era già risolto tutto con la fuoriuscita dei lavoratori che sono ritornati nei casolari che tanti si ostinano a definire ruderi.
Pare, ma anche questo è da confermare che ci sia stato anche un tentativo di occupazione di un appartamento di proprietà dell’ATER (Case Popolari), anche questa notizia è però da convalidare, di certo però è che la necessità di trovare un alloggio adeguato per questi uomini e donne non può essere demandata al prossimo anno o ai responsi che usciranno dai vari monitoraggi. I risultati di tali monitoraggi non saranno degli oracoli e non ci aiuteranno a risolvere il problema se chi ha il potere per farlo non ha la volontà di deliberare positivamente.
Certo che però l’accaduto non poteva terminare senza uno strascico di polemica locale in seguito ad alcune voci messe in giro secondo la quale sarebbe responsabilità di alcuni volontari dell’Osservatorio Migranti Basilicata che avrebbero incitato i lavoratori a questa manifestazione.
L’Osservatorio Migranti Basilicata non nasconde di condividere questa azione di protesta, evidentemente simbolica, e da il suo pieno appoggio a questi lavoratori che manifestano la loro condizione all’interno di regole democratiche, condannando qualsiasi forma di violenza. Se l’Osservatorio Migranti Basilicata avesse partecipato a questa contestazione di certo non avrebbe assunto il ruolo di mero incitamento, cosa lontana dal nostro modo di essere, saremmo stati all’interno del Campo di Accoglienza con i lavoratori in questa loro denuncia.
Per cui non accettiamo qualsiasi tentativo che miri a screditare il lavoro che i nostri volontari stanno conducendo da circa due mesi per fronteggiare questa ennesima “emergenza accoglienza” e da dieci anni vicino alle vertenze dei migranti, per cui abbiamo dato mandato ai nostri legali affinché mettano in essere tutte quelle azioni che servono a proteggere i nostri volontari da siffatte calunnie.
Facciamo appello alle forze democratiche di questa nostra regione affinché la questione sia portata su un piano di discussione politica e non su quello giudiziario-repressivo, certi di non essere soli in questa battaglia di emancipazione dei diritti e di civiltà.