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martedì 24 agosto 2010

Campagna pomodoro, Autilio: si adeguino politiche agricole

Scritto da Antonio Scardinale - www.palazzosangervasio.net
Lunedì 23 Agosto 2010 12:27
Il consigliere regionale dell’Idv suggerisce anche un incontro operativo sul Centro di accoglienza dei lavoratori stagionali a Palazzo San Gervasio.
ACR“La convocazione di una riunione congiunta del Tavolo Verde e del Tavolo Agro-Alimentare, con la presenza di Organizzazioni dei produttori di ortofrutta, organizzazioni professionali agricole, rappresentanti delle industrie di trasformazione e di un incontro operativo sui problemi dell’accoglienza dei lavoratori stagionali extracomunitari arrivati a Palazzo San Gervasio per la campagna pomodoro”: sono le proposte del consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) a sostegno delle azioni messe in campo dagli assessori all’Agricoltura Vilma Mazzocco e alla Salute Attilio Martorano sulla base delle rispettive competenze.
Nel sottolineare che “la situazione nel Lavellese, nelle campagne di Palazzo S.G. e in generale nel Vulture-Alto Bradano è caratterizzata da forti tensioni sociali” Autilio evidenzia che “le legittime rivendicazioni dei produttori di pomodoro si saldano con quelle dei lavoratori immigrati e rischiano pertanto di acuire il clima di tensione”. “Di qui – aggiunge il consigliere di Idv - l’impegno ad affrontare le questioni tuttora aperte perché le imprese di trasformazione provvedano al ritiro del prodotto e soprattutto al mantenimento delle condizioni previste dai contratti sia per il prezzo, in quanto il nostro prodotto di qualità non può essere svenduto, che per le modalità del ritiro. Accade infatti che, come denunciano le O.P. , le organizzazioni professionali della Cia, della Coldiretti e della Confagricoltura, imprese di trasformazione tentano azioni di speculazione, costringendo gli agricoltori ad accettare quelle che sono diventate autentiche condizioni di ricatto pur di non rinunciare agli aiuti comunitari”.
“Anche il comportamento della società di gestione del Conservificio di Gaudiano di Lavello, sempre secondo le segnalazioni dei produttori – continua Autilio – richiede alcune spiegazioni e giustificazioni perché l’unica struttura pubblica di trasformazione in attività nella nostra regione risponda alle esigenze del mondo agricolo e non alle logiche degli industriali. La richiesta di raccolta manuale del prodotto inoltre fa crescere la domanda di manodopera bracciantile e di conseguenza il ricorso a lavoratori extracomunitari che sono accorsi numerosi specie a Palazzo San Gervasio senza che il Centro di Accoglienza sia in funzione”.
“Le vicende relative alla campagna pomodoro – a parere del consigliere di Idv – testimoniano la necessità che la Regione adegui le proprie iniziative di politica agricola e di lavoro in agricoltura dando seguito ai programmi previsti dai Pif (Piano Integrati di Filiera) e ai bandi del Psr 2007-2013 perseguendo l’obiettivo centrale della valorizzazione della filiera agro-industriale di ciascun prodotto. Un’azione tanto più urgente per tutelare produttori e prodotti, che come si rileva dall’invasione tra i consumatori italiani di pomodoro cinese, continuano a subire gli effetti della guerra commerciale e della globalizzazione dei mercati alimentari”.
Fonte: www.basilicatanet.it

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