
Scritto da Angela Lamanna - www.palazzosangervasio.net
Domenica 29 Agosto 2010 16:03
“…E Furon Fiori d’Arancio” il defilè di abiti da sposa, d’auto, di acconciatura e musiche dal 1910 al 2000, è stato l’evento più bello, a detta di molti, a cui Palazzo S.G. abbia potuto assistere negli ultimi anni. La kermesse è stata realizzata dalla La Pro-Loco “Manfredi” di Palazzo S.G con il patrocinio della regione Basilicata, dell’Amm.ne comunale e dell’APT di Potenza. Il 20 agosto, dopo una trepidante attesa, lungo le vie del paese, hanno sfilato 20 macchine d’epoca, immatricolate dal 1910 al 2000. Novant’anni di storia, tutti insieme su quattro ruote a Palazzo non si erano mai viste. Tra lo stupore generale, e mentre spettatori di tutte le età ammiravano le auto, in bella mostra in piazza San Rocco, dall’altro capo del paese, nella scuola elementare Don Bosco, splendida struttura realizzata nel 1920, una trentina di comparse, indossavano splendidi abiti nunziali, frutto di una meticolosa ricerca, alcuni datati fine 800 ed inizi 900. Alcuni pezzi rari, che hanno sfilato, fanno parte della prestigiosa collezione privata della stilista venosina Savarese, messi a disposizione della Pro-Loco. Si può definire la collezione Savarese come la più prestigiosa della zona, che spazia dai ricercatissimi modelli attuali sino agli anni '30. Gli abiti sono stati indossati dalle ragazze del posto accompagnate da un impeccabile modello, Andrea Carpentieri. A preparare le modelle sono state Teresa Videtta, memoria storica della moda palazzese, Enza Rondilone, Ornella Amati, Laura Bruno coadiuvate da Maria Di Serio e Lisa Parisi. La coreografia, frutto del lavoro di Ornella Amati ha impreziosito ancora di più la scalinata prospiciente la bella chiesetta di San Rocco. Le auto d’epoche sono giunte dalle prestigiose scuderie: Paradiso di Canosa di Puglia, dall’Ass. Lucania Ancient Motors Club, da Arresta, da Tiraboschi e da altre nascenti collezioni quali Santoliquido, Bruno e Nisi di Palazzo S.G. . Questi gioielli di meccanica che tutti hanno potuto ammirare, sono il frutto dell'amore e della paziente ricerca dei proprietari, che le custodiscono come reliquie. Le auto non

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